Nel 2023 cade il 250esimo anniversario della morte di Luigi Vanvitelli (Napoli, 1700 – Caserta, 1773) architetto che nell’arco del XVIII secolo ha vissuto da protagonista il passaggio da Rococò a Neoclassicismo, realizzando opere che oggi danno un volto straordinario all’urbanistica di diverse città italiane.

Un patrimonio di edifici pubblici, palazzi nobiliari e chiese che trova espressione nel pensiero dell’architetto campano nella Reggia di Caserta, realizzata a partire dal 1752 per Carlo di Borbone, che a Vanvitelli commissionò anche l’Acquedotto Carolino, opera di ingegneria tra le più ambiziose del Settecento; quest’ultimo consentiva l’erogazione di acqua in abbondante e copiosa quantità, per alimentare le fontane, la scenografica cascata, al termine dei giardini all’italiana ed irrigare il parco, in modo adeguato.

Nei decenni precedenti l’architetto aveva lavorato a più riprese in area marchigiana, progettando l’ampliamento del porto di Ancona per papa Clemente XII (in città la sua opera più nota è l’edificio del Lazzaretto), e poi spostandosi tra Macerata, Loreto e Pesaro.

A Roma, invece, fu impegnato negli studi per il consolidamento per la cupola di San Pietro e con il restauro della Basilica di Santa Maria degli Angeli.

Il calendario degli appuntamenti si popolerà nelle prossime settimane, e contemplerà eventi di varia natura, tra incontri, progetti espositivi temporanei, allestimenti inediti, ma anche residenze d’arte contemporanea volte a omaggiare la figura del grande architetto, per il quale l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato emetterà monete, in oro e in argento, legate all’anniversario.

Sarà inoltre realizzato un volume speciale dedicato alla Reggia di Caserta per la collana Palazzi d’Italia della Treccani.

Dunque diversi modi di festeggiare il Vanvitelli e il suo ingegno.

Di Vanvitelli si celebrerà non solo la genialità, ma anche la capacità di creare una tendenza di stile e indicare la strada da seguire ad allievi e collaboratori; e l’Università Federico II sarà l’epicentro di un ciclo di approfondimenti che si concretizzerà, a partire dal 28 febbraio, nelle Giornate internazionali di studio di storia dell’architettura di Vanvitelli.

Tra le iniziative già definite anche lo spettacolo Astronomia al tempo di Vanvitelli al Planetario di Caserta e l’apertura straordinaria con visite guidate all’antico palazzo vescovile di Falciano di Caserta.

Sarà l’Ente di palazzo Castropignano a favorire l’organizzazione di una residenza di artisti per la produzione di opere d’arte ispirate ai luoghi vanvitelliani e all’eredità di Vanvitelli; mentre l’Università Vanvitelli di Caserta – intitolata non a caso all’architetto che è valso alla città campana l’attenzione dell’Unesco, con l’ingresso della Reggia nel Patrimonio mondiale dell’umanità, nel 1997 – terrà una serie di lezioni e seminari, e una tavola rotonda sul tema La memoria di Luigi Vanvitelli in Terra di lavoro: opere, funzioni e valorizzazione, a cura del Dipartimento di Lettere e Beni culturali, oltre a una maratona dal titolo Running Vanvitelli.

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Di Valeria Garofalo

Laureata in Conservazione dei Beni Culturali innamorata dell'incanto che questa città sprigiona, capace di emozionarsi ovunque la scia di una melodia sia in grado di portarmi. ...questa sono io

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