Agenda 2030: Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile
Agenda 2030 Goal 17 Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile
Questo è l’ultimo dei Goal dell’Agenda 2030. Per la realizzazione dell’agenda per uno sviluppo sostenibile è necessario una partnership tra i governi il settore privato e la società civile. Una collaborazione inclusiva che deve avere una visione condivisa, dove necessariamente bisogna mettere al centro le persone e il pianeta. Collaborazione necessaria a livello globale, regionale, nazionale e locale.
Tutto questo deve avvenire anche nei Paesi in via di sviluppo, proprio perché il raggiungimento dei traguardi dell’Agenda 2030, possono essere raggiunti solo se tutti i soggetti coinvolti collaborano attivamente.
Necessari sono gli investimenti e sostegni internazionali per garantire in tutti i Paesi, soprattutto in quelli in via di sviluppo, un progresso tecnologico nel segno dell’innovazione sostenibile, un commercio globale e quo ed un accesso diffuso sul mercato.
Uno degli obiettivi e traguardi necessari è quello di ridurre le disuguaglianze tra il Nord e il sud del mondo, sia potenziando gli aiuti per lo sviluppo forniti principalmente dai 35 Paesi dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) sia caldeggiando la cooperazione e il partenariato di governi, settore privato e società civile, rafforzando sempre di più la partnership globale per lo sviluppo sostenibile.
Con l’attuale emergenza sanitaria, la pandemia di Covid-19, ha reso realmente problematico il raggiungimento di questo obiettivo e di conseguenza di tutti gli altri obiettivi dell’Agenda 2030, proprio perché il Goal 17 è strettamente collegato a tutti gli altri. Il commercio, gli investimenti solo in un preoccupante calo, anche la diffusione dell’uso della tecnologia, considerato un elemento positivo dell’innovazione, ha generato un profondo divario digitale nel mondo.
In relazione alla crisi pandemica da Covid-19, si prevede che il commercio globale subirà, e in parte in realtà già ha subito, una battuta d’arresto passando dal 13% al 32% già avvenuta nel 2020.
Le tariffe offerte dai membri dell’OCSE per agevolare i Paesi in difficoltà economiche hanno raggiunto un livello medio molto basso, pari all’1,1 %.
Questo crea un notevole disagio nonché una disuguaglianza per i Paesi a basso reddito, che vedono in questo momento ridursi la possibilità di esportare le loro merci, questo giro di affari avrebbe dovuto raddoppiare entro il 2020, secondo i programmi dell’agenda 2030, mentre purtroppo è ancora sui livelli del decennio scorso ossia all’1%.
La pandemia, lo stile di vita che è cambiato, a fatto si che si arrivasse ad una veloce diffusione delle tecnologie innovative, ma alcune aree del mondo subiscono le conseguenze delle arretratezze strutturali.
Il digital divide rischia di aumentare lo squilibrio tra i vari Stati. La diffusione delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione con la possibilità di accesso ad Internet, permette lo sviluppo della conoscenza nel campo della scienza e dell’innovazione aiutando di conseguenza anche lo sviluppo economico. Anche se l’utilizzo di Internet è cresciuto globalmente negli ultimi dieci anni, metà della popolazione mondiale non ha ancora capacità di connessione e non può utilizzare questa opportunità di crescita economica e sociale.
Tra i tanti ritardi, si deve sottolineare che in Paesi meno sviluppati esiste un numero non sufficiente di connessioni a banda larga a causa dei costi elevati e della mancanza di infrastrutture.
La pandemia e di conseguenza la crisi globale legata alla pandemia da Sars Covid 19 ha cambiato la quotidianità degli individui e le politiche governative degli Stati. La situazione socio sanitaria purtroppo ha ampliato ancora di più le disuguaglianze sociali. Anche gli obiettivi dell’Agenda 2030 dovranno essere rivisti, e da molte parti si propone di sfruttare questa fase particolare, molto delicata e difficile, per ripensare il modello di sviluppo globale a tutti i livelli anche e soprattutto quello sanitario.
Proprio il modello cooperativo e collaborativo del Goal 17 è lo stesso che è richiesto per affrontare e superare la situazione creata dal Covid-19.
Oggi più che mai dobbiamo essere tutti uniti, coinvolgere governi, settore privato e società civile, in un unico obiettivo comune e rinforzare il multilateralismo e il partenariato globale, strategie più importanti che mai.
L’Agenda 2030 ha suddiviso il Goal 17 in diciannove target, il cui raggiungimento è essenziale per il completamente di tutti gli altri Goal:
Finanza
17.1 Rafforzare le risorse interne per migliorare la capacità di riscossione di imposte e altre entrate.
17.2 Impegno di raggiungere l’obiettivo dello 0,7% del PIL [per i Paesi in via di sviluppo da parte dei Paesi sviluppati (e di un valore più limitato per gli altri Paesi).
17.3 Mobilitare ulteriori risorse da più fonti.
17.4 Aiutare i Paesi in via di sviluppo a raggiungere la sostenibilità del debito a lungo termine.
17.5 Adottare e applicare i regimi di promozione degli investimenti a favore dei paesi meno sviluppati
Tecnologia
17.6 Migliorare la cooperazione Nord-Sud, Sud-Sud e quella triangolare e l’accesso a scienza, tecnologia e innovazione, migliorando la condivisione delle conoscenze, anche attraverso un meccanismo di facilitazione globale per la tecnologia.
17.7 Promuovere lo sviluppo e la diffusione di tecnologie ecocompatibili, anche a condizioni agevolate e preferenziali.
17.8 Entro il 2017 rendere la Banca della Tecnologia e lo sviluppo delle capacità scientifiche, tecnologiche e di innovazione operativi per i Paesi meno sviluppati, migliorando in particolare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione
Costruzione di competenze e capacità
17.9 Rafforzare il sostegno internazionale allo sviluppo delle capacità dei Paesi in via di sviluppo per sostenere i piani nazionali di attuazione di tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile
Commercio
17.10 Promuovere un sistema commerciale multilaterale universale, non discriminatorio ed equo
17.11 Aumentare le esportazioni dei paesi in via di sviluppo: raddoppiare la quota delle esportazioni paesi meno sviluppati entro il 2020.
17.12 Realizzare un mercato senza dazi e l’accesso al mercato per tutti i paesi meno sviluppati, in linea con le decisioni dell’Organizzazione mondiale del commercio
Coerenza politica e istituzionale
17.13 Migliorare la stabilità macro-economica globale, anche attraverso il coordinamento e la coerenza delle politiche
17.14 Migliorare la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile.
17.15 Rispettare lo spazio politico di ciascun paese e la leadership per eliminare la povertà e raggiungere lo sviluppo sostenibile
Programmi di collaborazione multilaterale
17.16 Migliorare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile, per favorire condivisione di conoscenze, competenze, tecnologie e risorse finanziarie
17.17 Incoraggiare e promuovere partenariati tra soggetti pubblici, pubblico-privati e nella società civile
17.18 Entro il 2020, rafforzare le capacità per i paesi in via di sviluppo di disporre di dati di alta qualità, tempestivi e affidabili disaggregati in base al reddito, sesso, età, razza, etnia, status migratorio, disabilità, posizione geografica ecc.
17.19 Costruire sistemi di misurazione dell’avanzamento verso lo sviluppo sostenibile e sostenere le capacità statistiche nei Paesi in via di sviluppo