NAPOLI CAMPIONE D’ITALIA
23 maggio 2025 – Stadio Diego Armando Maradona di Napoli ore 20:45

AG4IN
Sono le 22.48 del 23 maggio 2025 il Napoli è campione d’Italia per la 4 volta nella sua storia.
Quanto tempo è passato da quel “amma fatica” da cui è partito tutto, un motto che in due semplici parole doveva rappresentare il sentiment della stagione azzurra.
Dopo una stagione deludente che volevamo solo metterci alle spalle sarebbe dovuta ripartire la “ricostruzione” a caccia della qualificazione in Champions League.
Certo l’inizio non è stato dei migliori, la prima sconfitta a Verona 3-0, gli acquisti arrivati solo a fine agosto, questa nuovo progetto è partito come un’incognita da scoprire ma piano piano, partita dopo partita iniziava a prendere forma il Napoli di Antonio Conte.
Un Napoli diverso da quello di Spalletti e quello di Sarri, un Napoli operaio, meno spettacolare e più sporco da vedere, un Napoli che sapeva fin da subito che “c’è chi scrive la storia e chi va a leggerla”.
Così iniziavamo a crederci, a capire che forse quella squadra poteva avere veramente delle chanche per conquistare non solo il 4 posto ma anche qualcos’altro.
Ma a Napoli si sa, puoi anche essere primo in classifica per dieci, quindici giornate, le difficoltà ci saranno sempre.
È arrivato a gennaio e nonostante le vittorie contro Atalanta e Juventus ci facevano credere ancora di più nel sogno, la beffa sembrava essere dietro l’angolo, abbiamo salutato Kvaratskhelia e ci siamo trovati un febbraio nero da scontare.
L’addio del georgiano e le polemiche al mancato acquisto per sopperire la sua assenza sembravano aver rotto quel giocattolo che fino a quel momento era stato perfetto.
Ed ecco che arrivano i primi punti persi in maniera rocambolesca con Roma e Lazio, il pareggio In casa con l’Udinese e la sconfitta in trasferta a Como il tutto condensato con una serie di infortuni dei giocatori più importanti che mettono a dura prova una rosa già corta di suo.
Ma a Napoli c’è una frase che più di tutte richiama la passione azzurra, “o ciucc è ferit ma nun è muort”, il big match con l’Inter è la slinding doors del campionato ed in particolare il gol di Billing al 87esimo che riporta gli azzurri a -1 dall’Inter dopo che i nerazzurri erano pronti a scappare a +4.
A Marzo il Napoli sembra ritornare quello di inizio campionato ma i due punti persi a Venezia fanno scivolare gli uomini di Conte a -3 da quelli di Inzaghi.
Il clima è teso, si respira un’aria pesante, il sogno scudetto forse è troppo difficile, ormai il destino non è più nelle mani del Napoli.
E nentre si vince una partita sporca, dura e ostica a Monza grazie alla potenza di un super Scott Mctominay, c’è la sensazione che il campionato può essere riaperto solo puntando gli occhi all’Inter, ci pensa Orsolini a “rovesciare” il campionato al 94esimo e ad infliggere una sconfitta pesante all’Inter.
È tutto riaperto, è tutto riaperto questi sono i titoli dei giornali in attesa della 34esima giornata.
L’Inter cade clamorosamente in casa contro la Roma, stavolta è Soulé che fa impazzire di gioia i tifosi del Napoli, Napoli che scende in campo la sera stessa e non ci pensa due volte ad approfittare di questo mega e a portarsi in testa alla classifica a +3 dai nerazzurri.
Napoli e Inter vincono, in testa resta tutto invariato con l’unica differenza che le giornate alla fine del campionato ora sono solo 3.
Nella città partenopea ecco i primi striscioni, ecco le bandiere, anche con il 4 per i meno scaramantici ma soprattutto eccola di nuovo quella passione e quella spinta vista due anni fa in occasione del terzo scudetto.
C’e attesa, c’è tanta attesa, la settimana sembra non passare mai, ma poi arriva la sfida contro il Genoa, l’Inter a Torino non sbaglia, il Napoli è chiamato a rispondere, al Maradona però nonostante una grande partita, il gol subito all’84esimo è una vera e propria doccia gelata, gli azzurri conservano un amaro se pur fondamentale punto di vantaggio.
Che settimana che attende i tifosi azzurri, in un mix tra delusione, sconforto e fiducia arriva il doppio confronto a distanza in contemporanea tra Napoli e Inter.
La 37esima giornata è puro delirio, l’Inter va in vantaggio, la Lazio pareggia con Pedro ma è nell’ultimo quarto d’ora che l’adrenalina sale alle stelle.
L’Inter ritorna in vantaggio, a Parma il Napoli prende tre legni e la palla sembra proprio non voler entrare, al 90esimo San Pedro da Samta Cruz de Tenerife diventa l’eroe di Napoli, a Milano dagli undici metri pareggia i conti.
Nel recupero l’Inter segna ma il gol è annullato per fuorigioco, a Parma viene prima concesso rigore a Napoli per fallo su Neres e poi revocato, dopo 103 minuti finisce qui, pareggiano Inter e Napoli, resta tutto come prima.
Napoli, mister Conte, i giocatori e tutti i tifosi sanno che il regalo ricevuto da Milano può essere la spinta giusta per l’ultima giornata di campionato.
23 maggio 2025 Stadio Diego Armando Maradona di Fuorigrotta dopo un anno pieno di gioie, di dolori, di felicità, di sofferenze, di partite dominate e di partite vinte all’ultimo si gioca quella che può essere la partita del quarto scudetto azzurro.
Lo stadio è una bolgia, Fuorigotta è nell’azzurro più totale e piazza Plebiscito è pronta a festeggiare.
Dopo un pre partita vissuto in maniera intensa e passionale da ogni tifosi in ogni angolo del mondo, inizia il match, sono le 21.31 quando il grido di gioia riempie ogni quartiere della città, Scott Mctominay porta in vantaggio il Napoli.
Bisogna attendere le 22.06 per l’esplosione totale, per il boato che fa iniziare i festeggiamenti, Romelu Lukaku fa 2-0 manca solo mezz’ora al sogno atteso.
Ognuno di noi ricorderà con chi era e cosa stava facendo in quegli istanti finali, in attesa del triplice fischio, minuti di lacrime, minuti di passione, minuti a pensare tutti i sacrifici fatti…minuti a pensare tutte le emozioni vissute con la maglia azzurra.
Sono le 22.48 del 23 maggio 2025 il Napoli è campione d’Italia.
Grazie ragazzi, avete compiuto un miracolo, avete fatto un qualcosa di irripetibile nella storia, siamo riusciti a vincere tutti insieme contro tutto e tutti, senza paura e senza timore, nel calcio si sa i giocatori vanno e vengono ma voi ragazzi resterete per sempre nella storia di questa città, ragazzi siete campioni d’Italia.
Grazie Antonio, se oggi possiamo dire che i campioni d’Italia siamo noi lo dobbiamo soprattutto a te, alla tua voglia incredibile di vincere, alla tua forza di cimentarti anche lì dove è impossibile vincere, qualsiasi cosa succeda, grazie mister.
Grazie presidente, il rapporto con la piazza è sempre stato burrascoso, fatto di contestazioni e polemiche, ma se oggi tutto questo è possibile è in prims grazie all’uomo che nel lontano 2004 decise di acquistare il Napoli per portarlo alla gloria.
Per oggi non parliamo di futuro, non parliamo di chi partirà, di chi invece deciderà di restare, per oggi festeggiamo, festeggiamo solo perché c’è lo meritiamo tutti…
NAPOLI SEI CAMPIONE D’ITALIA 2024/25


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