La giornata mondiale della gentilezza è nata in Giappone grazie al Japan Small Kindness Movement, fondato nel 1988 a Tokyo, dove due anni prima si era costituito un primo gruppo di organizzazioni riunito nel World Kindness Movement (Movimento mondiale per la Gentilezza).

La prima volta che è stata celebrata è stato il 1998. E da lì, si è diffusa in tutto il mondo. Perché si è scelto di dedicare un giorno del calendario alla gentilezza?


La Giornata mondiale della gentilezza vuole evidenziare le buone azioni che si compiono in una comunità concentrandosi sul potere positivo e il filo conduttore della gentilezza.

La gentilezza è una parte fondamentale della condizione umana che colma le divisioni di razza, religione, politica, genere e luogo. In questo giorno bisogna promuovere l’attenzione e il rispetto verso il prossimo, la cortesia dei piccoli gesti, la pazienza, la cura, l’ascolto dei bisogni degli altri senza dimenticare i propri.

La gentilezza è cortesia, buona educazione, dire parole come grazie, per favore, prego e scusa. Ma la gentilezza è anche essere altruista, generoso e disponibile con gli altri.

La gentilezza è una pratica di attenzione e buone maniere che rende migliori noi e gli altri per questo dovrebbe essere festeggiata ogni giorno. la gentilezza, un vocabolo sconosciuto a molti, usata troppo da alcuni forse. Essere gentili, in un mondo dove essere aggressivi è l’arma vincente?

Dove c’è sempre chi ottiene con altri mezzi ciò che agogna e desidera. Essere gentili con il tuo prossimo, trattarlo con attenzione e dedizione. Ciò che ci appartiene se si vuole tenerlo, dobbiamo proteggerlo dal vento della distrazione, dall’usura del tempo e dalla ruggine della noncuranza, con una costante irrigazione di gentilezza, questo a tutte l’età, con tutti.

Diceva una famosa canzone di Claudio Baglioni: “avrai carezze per parlare con i cani”, perché se con gli animali riusciamo ad esprimere facilmente la nostra gentilezza, accarezzandoli o dandogli qualcosa di buono da mangiare, talvolta con un altro essere umano risulta difficile avere modi gentili.

Essere gentili con gli anziani, con i bambini, con le donne, con i genitori o con un completo sconosciuto… Belle quelle persone che se le guardi un po’ di più… Ti sorridono senza conoscerti e senza alcun motivo, belle quelle persone che ti cedono il passo il posto il numero, quelle che salutano sempre o per primi, e che ti raccontano di se, senza che tu abbia chiesto nulla. Bellissimi gli esseri umani: quando umani sono. 

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Di Valeria Garofalo

Laureata in Conservazione dei Beni Culturali innamorata dell'incanto che questa città sprigiona, capace di emozionarsi ovunque la scia di una melodia sia in grado di portarmi. ...questa sono io

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