Ciao Giampiero, che la terra ti sia lieve, la redazione di MANI E VULCANI magazine, vuole ricordarti cosi!

(Ansa) –

Nato a Roma il 18 maggio 1946, in gioventù, dopo la laurea in Economia, Giampiero Galeazzi ha lavorato per un breve periodo nell’ufficio marketing e pubblicità della Fiat, a Torino, era diventato professionista di canottaggio, vincendo il campionato italiano del singolo nel 1967 quindi nel doppio con Giuliano Spingardi l’anno seguente, partecipando alle selezioni per le Olimpiadi del 1968 a Città del Messico.era diventato professionista di canottaggio. Poi è entrato in Rai come giornalista sportivo prima alla radio e poi in tv, prima alla Domenica Sportiva e poi a Mercoledì Sport.

Di lui si ricordano le telecronache degli eventi sportivi come la mitica medaglia d’oro dei fratelli Abbagnale a Seul nel 1988. Negli Anni Ottanta fu anche inviato della Ds per gli incontri più importanti della Serie A. Galeazzi fu anche inviato Rai per l’incontro di Reykjavik fra Gorbaciov e Reagan nel 1986 e passò poi a condurre trasmissioni storiche come “90esimo minuto” dal 1992 al 1999 e ha partecipato al festival di Sanremo del 1996 con Pippo Baudo. Nel maggio 1987 il Napoli vince il primo scudetto con Maradona in campo e al fischio finale Galeazzi è protagonista della festa azzurra. Memorabile il suo scambio con Diego, Galeazzi entrò nello spogliatoio della squadra e lasciò il microfono a Maradona, versione intervistatore. Nel 2010 e nel 2012 ha partecipato a Notti Mondiali e Notti Europee, entrambe trasmissioni Rai. L’ultima apparizione di Giampiero televisiva risale a tre anni fa a Domenica In.  

I messaggi di cordoglio

“Sono addolorato dalla sua morte: Galeazzi ha fatto conoscere noi e il canottaggio, ci ha spronati. E’ stato un personaggio importante per noi, ci ha fatti conoscere al grande pubblico: era come se l’equipaggio fosse formato da quattro e non da tre elementi. Possiamo dire che era come un ‘quattro senza’: è stato molto, molto importante per noi. Ci è stato vicino per più di 20 anni”. Così Peppiniello Di Capua, timoniere dei fratelli Carmine e Giuseppe Abbagnale, ricorda all’ANSA la figura di Giampiero Galeazzi. “Ci ha seguiti da sempre, quante cene assieme, era come un fratello per noi: lo stimavamo e gli volevamo bene”, aggiunge.

“In questo momento sono triste: Giampiero ha accompagnato non solo la nostra vita sportiva in maniera intensa e totalizzante, ma nel tempo è diventato anche una persona di famiglia, con cui si era creato questo connubio. Un personaggio anche sui generis se vogliamo, ma con lui voce e impresa sportiva diventavano una cosa sola. E quella telecronaca e’ storia della tv”. Giuseppe Abbagnale, col fratello Carmine, vinse l’oro olimpico del canottaggio a Seul ’88 ma quell’impresa e’ tutt’uno con la telecronaca di Galeazzi. “Con lui – dice all’ANSA Abbagnale, attualmente presidente della federcanottaggio – ho sempre avuto un rapporto vero, leale. Con Giampiero c’e sempre stata empatia”.

“Bisteccone mio …se ne va un pezzo importante della mia vita…”. Così, Mara Venier in un post sulla sua pagina Instagram.

“Ciao Giampiero! Grazie per aver vissuto lo sport da atleta prima e da giornalista poi. Alla tua voce, carica di entusiasmo e passione, sono legati i ricordi di tante emozioni azzurre. Sono certa che stasera anche lo Stadio Olimpico saprà ricordarti per come meriti”. Così in un tweet la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali.

“Momenti e parole che resteranno immortali, ciao Giampiero”, lo scrive la Roma sui social per ricordare Galeazzi.

“La fede laziale di Giampiero era nota a tutti, ma mai è stata fuori dalle righe. In una recente intervista alla Rai, stanco ma mai arreso alla malattia, disse una frase semplice e straordinaria: ‘Sotto lo stesso cielo, sotto la stessa bandiera. Forza Lazio’. In quel cielo brilla una stella in più”, ricorda il presidente biancoceleste, Claudio Lotito

“Ha raccontato le più belle pagine dello sport italiano. Lo ricordiamo anche per essere stato un grande atleta come canottiere. Un abbraccio alla sua famiglia. Riposa in pace”, scrive su Twitter Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia.

“Figura indimenticabile, prima come sportivo e poi come narratore dello sport sia alla radio sia in televisione. E’ stato campione di canottaggio e, come giornalista, voce, inconfondibile per quasi 50 anni, delle discipline sportive più popolari del nostro Paese. Grazie a lui molti italiani hanno cominciato ad appassionarsi di tennis e canottaggio. La notizia della sua scomparsa ci addolora”, scrivono le deputate e i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura.

“Scompare Giampiero Galeazzi. Cronista sportivo , ma anche grande atleta. Le sue telecronache sulla bellezza del canottaggio azzurro, così partecipate, hanno reso popolare quello sport. RIP”. Così Alessandro Gassmann su twitter.

Sono tanti i momenti che mi ricorderò per sempre. Dai campionati vissuti insieme alle Olimpiadi di Barcellona, dove mi divertivo, estasiata, dei tuoi racconti e dei dietro le quinte dello sport. Avercene oggi di inviati come te! RIP #GiampieroGaleazzi, lo sport in tv ti deve TANTISSIMO”. Così Simona Ventura su un twitter.

“Ho appreso con grande dolore la notizia della scomparsa di Giampiero Galeazzi. Se ne va una delle voci più autorevoli del giornalismo italiano, un maestro e un professionista esemplare. Le sue telecronache e le sue interviste resteranno per sempre scolpite nella storia dello sport del nostro Paese”. È quanto dichiara Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico. “Con la sua passione – ha aggiunto il numero uno del Cip in una nota – ha saputo regalare a milioni di italiani emozioni uniche e irripetibili che fanno parte ormai del prezioso bagaglio di ricordi di tantissimi appassionati di sport. Ci mancherà. Colgo l’occasione per esprimere alla sua famiglia, in questo momento di dolore, la mia vicinanza e quella di tutto il Comitato Italiano Paralimpico”.

“Se ne va un grande uomo, che ha trasmesso tutta la sua professionalità e passione attraverso le proprie imprese sportive e la sua voce. Ciao Giampiero, non ti dimenticheremo”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Clicca qui per le tue visite guidate a Napoli e dintorni

Di Antonello Di Martino

C'è chi mi chiama capo; c'è chi mi chiama prof, in verità io preferisco doc…ma per tutti sono Antonello, fin dai tempi dell'Università. Un mio pregio? Sono del segno dello Scorpione; un difetto? Sono del segno Scorpione. Mi occupo di Turismo e Comunicazione, in pratica la bellezza al primo posto. Ho la fortuna ed il privilegio, di avvalermi, della collaborazione di un gruppo di giovani donne, professioniste e professionali, con le quali condivido un pezzo di vita e di professione. - Direttore MANI E VULCANI magazine - CEO di NAPLES AND ITALY visite guidate ed eventi

Lascia un commento