A Napoli, un nuovo straordinario museo: il Museo dell’Acqua. Nel sottosuolo di Via Tribunali, sotto la basilica della Pietrasanta, dopo una discesa di circa 35 metri, con un particolarissimo ascensore archeologico con grandi vetri che consente di vedere la discesa nelle viscere del tufo, si raggiungono le antiche cisterne dell’Acquedotto della Bolla, che con graffiti e i mosaici del periodo romano, ci portano indietro nel tempo, un tempo lontano ma incredibilmente vicino.

Arrivati nel sottosuolo, a 35 metri, si inizia lo straordinario percorso a piedi nel ‘Decumano sotterraneo’, questa strada nel sottosuolo di Napoli che ci consente di seguire l’antico tracciato dell’Acquedotto della Bolla e di ammirarne due importanti cisterne, la cosiddetta ‘Cisterna delle anguille’ e poi la ‘Sala delle onde’.

Un percorso straordinario che solo a Napoli è possibile. Oltre a questo percorso di circa un chilometro tra giochi di luce spettacolari e suoni dolci e speciali, il percorso museale sarà prossimamente ampliato anche in collaborazione con il MANN, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, anche con reperti a tema presi dai depositi come antichi dispositivi idraulici, ceramiche e pezzi di statue romane dell’epoca. Suoni dolci e speciali, lì dove fino al VI sec. d. C sorgeva il tempio di Diana.

L’acqua con il suo suono inconfondibilmente rassicurante; il più semplice vitale degli elementi. L’acqua è vita, è purezza, necessaria alla terra e agli esseri umani.

Ristoratrice, sia calda che fredda, è “humile et pretiosa”, diceva San Francesco e quanto aveva ragione. Il nostro pianeta la desidera. C’è chi ancora oggi, non riesce ad approvvigionarsi facilmente, di questo bene primario alla sopravvivenza.

Dunque, benvenuto questo nuovo museo, dedicato alla dolce acqua di Napoli, con la quale si prepara la più amara delle bevande: il caffè.

Prendiamoci un caffè! Una frase da dire a un amico, un modo per dirgli ti voglio bene, diceva Luciano De Crescenzo: viva l’acqua.

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Di Valeria Garofalo

Laureata in Conservazione dei Beni Culturali innamorata dell'incanto che questa città sprigiona, capace di emozionarsi ovunque la scia di una melodia sia in grado di portarmi. ...questa sono io

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