25 novembre 2020 un giorno triste


Il grande cuore azzurro, di un grande figlio di Napoli, si è fermato oggi mercoledì 25 Novembre nel pomeriggio. Diego Armando Maradona è morto a Tigre in Argentina per arresto cardiorespiratorio.

Questa la notizia? No, la notizia è un’altra, che mentre, in Argentina ed in tante altre parti del mondo si piange il più grande calciatore di tutti i tempi, a Napoli si piange uno di famiglia. Maradona è Napoli, qui non è mai invecchiato, non ha mai smesso di giocare, non è mai andato via…

Diego Maradona anche in questa sera triste, in una Napoli che all’improvviso è più fredda, in una Napoli in zona rossa per la pandemia, Diego è per le strade di Napoli, Diego è in tutti i calci che i ragazzi di Napoli danno ad un pallone, Diego è negli occhi degli anziani che lo hanno visto al San Paolo ed è nei cuori di chi come me, suo coetaneo, ci è cresciuto insieme, nel bene e nel male.

Diego è stato ed è l’amico geniale e scapestrato, che lo si critica e lo si abbraccia allo stesso modo, quell’amico che ti lascia troppo presto. Quell’amico al quale dire parafrasando la canzone di Antonio Sorrentino, un altro amico che troppo presto mi e ci ha lasciato – chi te la ritte ca nu suonne che s’accatte te po da a felicità – in un certo senso sono arrabbiato, non doveva andarsene, forse e colpa anche un po nostra, di tutti quei fratelli napoletani che al momento giusto non hanno saputo prenderlo magari a schiaffi affinché non si perdesse.

Mi manca, ecco questa è la sensazione, mi manca e mi mancherà molto. Credo che rivedremo tutti i suoi gol, rivedremo tutte le interviste, ogni singolo fotogramma della sua via, magari allo stadio San Paolo, sarà dato il nome… io, in questa sera triste, voglio ricordare quel ragazzo con una maglietta bianca che il 5 luglio del 1984, ad uno stadio di tifosi devoti, non solo ci ha promesso un sogno ma quel sogno lo ha fatto diventare realtà.

5 luglio 1984 – IL SALUTO DEL SAN PAOLO DI NAPOLI A DIEGO ARMANDO MARADONA ARCHIVIO NEWFOTOSUD

Ciao Diego …e che la terra ti sia lieve “un campo verde su cui giocare”

GBLOT

Di Antonello Di Martino

C'è chi mi chiama capo; c'è chi mi chiama prof, in verità io preferisco doc…ma per tutti sono Antonello, fin dai tempi dell'Università. Un mio pregio? Sono del segno dello Scorpione; un difetto? Sono del segno Scorpione. Mi occupo di Turismo e Comunicazione, in pratica la bellezza al primo posto. Ho la fortuna ed il privilegio, di avvalermi, della collaborazione di un gruppo di giovani donne, professioniste e professionali, con le quali condivido un pezzo di vita e di professione. - Direttore MANI E VULCANI magazine - CEO di NAPLES AND ITALY visite guidate ed eventi

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