Martedì 28 febbraio degustazioni di pizze e vini alla pizzeria Gaetano Paolella su Corso della Resistenza ad Acerra.

Pizze dall’impasto morbido, morbidissimo lievitato bene con la giusta soglia di sale. Sono state presentate pizze realizzate con ingredienti del territorio ma rivisitate in modo innovativo.

Sapori particolari come lime e fior di latte emulsionato accompagnati da una sottile fettina di lardo o una pizza fritta con un ripieno dallo speciale connubio tra mare e terra, ovvero ricotta e polpo alla Luciana, hanno stupito i commensali.

Il tutto accompagnato dai vini delle tenute Bianchino, Arianna Salerno del Massico, Ballarino bianco e Aglianico.

La cena piacevole e gustosa è stata molto apprezzata dai commensali….

La pizza che il 5 febbraio del 2010 è stata dichiarata patrimonio in materiale dell’umanità, è sempre il modo migliore per stare insieme.

Le prime notizie riguardo alla pizza napoletana vengono fatte risalire al periodo che va dal 1715 al 1725.

Vincenzo Corrado alla metà del Settecento scrisse un pregevole trattato sulle abitudini alimentari della città di Napoli, in cui osservò come fosse costume del popolo condire la pizza e i maccheroni con il pomodoro.

L’associazione di questi prodotti e le sue osservazioni diedero di fatto inizio alla fama gastronomica della città di Napoli e attribuirono al Corrado un ruolo importante nella storia della gastronomia.

Quelle stesse osservazioni costituiscono la data di nascita della pizza napoletana, un sottile disco di pasta condito con pomodoro.

Le prime pizzerie comparvero a Napoli nel corso del XVIII secolo, e si diffusero poi ovunque nel mondo.

La pizza, il miglior modo per stare insieme intorno a un tavolo a raccontarsi la vita.

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Di Valeria Garofalo

Laureata in Conservazione dei Beni Culturali innamorata dell'incanto che questa città sprigiona, capace di emozionarsi ovunque la scia di una melodia sia in grado di portarmi. ...questa sono io

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