L’atteso musical Sette spose per sette fratelli di Lawrence Kasha & David Landay, con le musiche di Gene De Paul, è finalmente arrivato a Napoli, al teatro Augusteo.

Venerdì scorso la prima che ha piacevolmente colpito per la bravura degli interpreti, ricchezza dei costumi ed arrangiamenti musicali del maestro Vessicchio.

Tratto dall’omonimo film di Hollywood diretto da Stanley Donen (1954), il musical Sette spose per sette fratelli con il nuovo allestimento, dal taglio decisamente cinematografico, a circa un anno dal suo primo debutto nazionale, sta riscuotendo una serie di successi di critica e di pubblico, grazie alla nuova regia e coreografia di Luciano Cannito.

Ma questa volta, Luciano Cannito (pur non discostandosi molto dal film originale per mantenere vivo l’originale nella memoria degli spettatori) ci propone una versione meno maschilista e più moderna di Milly, che con una giusta dose di tenacia e dolcezza, riesce a mettere in riga ben sette uomini e a far breccia nel cuore degli spettatori del terzo millennio.

Originale ed armonicamente ben fatto è infatti il brano cantato da Milly in chiave comica, riguardante l’ingenua indole maschile su alcune questioni ed argomenti.L’uomo infatti sembra essere un eterno fanciullo, incapace di vivere e razionalizzare la vita senza la saggezza consolatrice delle donne.

Sette spose per sette fratelli, trasmette allegria e buon umore, seppure con la leggerezza tipica di un musical, intrattiene in modo intelligente, facendo riflettere sul gioco dei ruoli nella coppia e dunque sulla questione ancora attualissima della parità di genere.

Il musical uno dei generi più amati a tutte le età, copioso in sala il numero dei piccoli spettatori, incantati da luci, scene e balletti hanno applaudito senza riserve.

Diana Del Bufalo e Baz sono destinati a diventare la nuovissima coppia teatrale del musical italiano.

La giovane attrice romana, Diana Del Bufalo (Milly) magnetizza gli spettatori per tutto il tempo dello spettacolo con la sua melodiosa voce.

Marco Bazzoni, in arte Baz (Adamo) spicca soprattutto per la sua vena comica e le sue doti canore sono risultate leggermente inferiori alla Del Bufalo che durante i duetti ed all’unisono talvolta lo copriva con capacità timbriche più forti e vivaci.

Tra gli altri personaggi si fa notare, per la sua esuberanza sul palco, Leonardo Scafati, appena sedicenne, nelle vesti di Gedeone, uno dei sette fratelli.

La redazione di Mani e Vulcani magazine sfidando le basse temperature, consiglia la visione di questo delizioso è leggero spettacolo.

Quale luogo migliore il teatro dove riscaldarsi… il cuore.

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Di Valeria Garofalo

Laureata in Conservazione dei Beni Culturali innamorata dell'incanto che questa città sprigiona, capace di emozionarsi ovunque la scia di una melodia sia in grado di portarmi. ...questa sono io

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