Dopo più di 400 anni arriva a Napoli, la mostra su uno di più indicativi ed importanti seguaci di Caravaggio.

Essa sarà dislocata tra tre siti d’ eccellenza, la mostra su Battistello Caracciolo, pilastro del 600 partenopeo “patriarca bronzeo dei caravaggeschi”, pittore italiano, importante seguace di Caravaggio a Napoli.

Fu uno dei più rilevanti pittori caravaggisti di ambito napoletano nonché, assieme al Ribera, Massimo Stanzione, Mattia Preti e Luca Giordano, uno dei più influenti esponenti della pittura napoletana del Seicento.

Dal 7 giugno al 2 ottobre, nel museo e Real Bosco di Capodimonte, al palazzo reale, passando per la Certosa museo di San Martino ci sarà questo suggestivo percorso, interamente curata da Stefano Causa e Patrizia Piscitello, dà un’idea di Sylvain Bellenger, direttore della pinacoteca di Capodimonte, che sicuramente trasporterà il visitatore in ciò che nel 600 è stato compreso, l’importanza della verità, quella verità che la luce di Caravaggio ha rivelato  con tanta poesia e forza.

Abbiamo iniziato con Picasso e ora abbiamo Caravaggio – ricorda Bellenger – proseguiremo con questo percorso fino al 2027″. A Capodimonte sono esposte quasi 80 opere, molte delle quali provenienti da istituzioni pubbliche, italiane ed estere, ma anche enti ecclesiastici e collezioni private.

A Palazzo Reale, invece, sarà possibile ammirare la sala del Gran Capitano, affrescata da Battistello, mentre, nella terza location, il percorso si snoda tra le cappelle dell’Assunta e di San Gennaro della certosa di San Martino e nel Coro della chiesa, oltre che nelle sale dedicate Caracciolo nella galleria del Quarto del Priore.

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Di Valeria Garofalo

Laureata in Conservazione dei Beni Culturali innamorata dell'incanto che questa città sprigiona, capace di emozionarsi ovunque la scia di una melodia sia in grado di portarmi. ...questa sono io

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