L’Oscar italiano, la mostra del cinema


Nello scenario dello storico Palazzo Marconi, al Lido di Venezia, anche quest’anno non potrà mancare l’appuntamento con la 76 Mostra internazionale d’arte cinematografica., organizzata dalla biennale di Venezia e diretta da Alberto Barbera.

La manifestazione dell’oscar cinematografico italiano, sarà dal 28 agosto al 7 settembre, come sempre ricco di proiezioni ed ospiti. Dopo l’Oscar, il festival veneziano è la manifestazione cinematografica più longeva ed antica in assoluto. Basti pensare che la prima edizione si tenne tra il 6 agosto ed il 21 agosto 1932, mentre l’Academy Award, conosciuto da tutti come premio Oscar, si svolge in un’unica serata dal 1929.

Come da consuetudine la mostra sarà aperta da un film, quest’anno sarà La vérité (The Truth) primo film non giapponese, già Palma d’oro a Cannes, del maestro Kore-eda Hirokazu con Catherine Deneuve, Juliette Binoche e Ethan Hawke.

Tra i film in concorso e in corsa per il Leone d’oro ci sono anche tre film italiani: Martin Eden di Pietro Marcello con Luca Marinelli dal romanzo di Jack London, La mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco e Il sindaco del rione Sanità, del regista napoletano Mario Martone, che ha riadattato per il cinema l’opera di Eduardo De Filippo  già portata a teatro.

Ma sono tanti altri i titoli che verranno svelati a Venezia, e si aspetta come sempre, l’arrivo anche delle star americane, anche loro in corsa per l’ambito premio. Tanti sono i nomi come Brad Pitt protagonista come il film fantascientifico Ad Astra di James Gray, Joker di Todd Philips con Joaquin Phoenix spinoff dei film su Batman poi Johnny Depp per il film Waiting for the barbarians del regista e sceneggiatore colombiano Ciro Guerra, e tanti altri ancora.

Come in ogni edizione non potranno mancare titoli italiani anche fuori concorso con Tutto il mio folle amore di Gabriele Salvatores, con Claudio Santamaria, Diego Abatantuono e Valeria Golino, liberamente tratto dal romanzo Se ti Abbraccio non aver paura e la commedia sentimentale Vivere di Francesca Archibugi con Micaela Ramazzotti. La presidente di giuria del Festival sarà la regista argentina Lucrecia Martel, a lei l’arduo compito di proclamare i vincitori, mentre i due leoni d’oro alla carriera saranno assegnati a Pedro Almodovar, dove già a Cannes è stato acclamato per il, suo ultimo film Dolor y Gloria, e all’attrice inglese Julie Julie Andrews la nostra amata ed inimitabile Mary Poppins.

Ma Venezia è anche l’occasione, per riammirare, e far scoprire alle nuove generazioni, i classici del cinema italiano, e omaggiare e ricordare i grandi i registi che sono entrati nella storia. Grazie a restauri effettuati negli ultimi anni da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo, oggi è possibile rivedere pellicole che hanno fatto la storia e la gloria del cinema Italiano. Quest’anno si inizierà con il maestro Federico Fellini, con “Lo sceicco bianco”, scelta giustissima dato che proprio nel 2020 cadrà il centenario della sua nascita e che ebbe la première alla Mostra di Venezia del 1952.

Verrà riproposto un doppio del maestro Bernardo Bertolucci, La commare secca, esordio del regista alla Mostra del 1962, e Strategia del ragno, presentato alla Mostra del 1970. A chiudere la mostra verrà proiettato il t The Burnt Orange Heresy di Giuseppe Capotondi con Claes Bang, Elizabeth Debicki, Donald Sutherland e Mick Jagger, ambientato nell’Italia contemporanea. Non ci resta che goderci lo spettacolo, e tifare per il nostro cinema italiano …Buona visione.

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