La Chiesa della Certosa di San Martino


La chiesa della Certosa di San Martino fu iniziata su progetto di Giovan Antonio Dosio nel 1580, continuata e revisionata varie volte nel Seicento, con Cosimo Fanzago mutò completamente aspetto.

La facciata è preceduta da un pronao trecentesco riadattato dal Dosio, che ridusse gli archi da 5 a 3, ricavandone due nuove cappelle. Il lavoro fu ripreso e concluso da Cosimo Fanzago il quale lasciò la sua inconfondibile impronta. Il pronao è dotato di una bella porta lignea seicentesca e si possono ammirare affreschi di Micco Spadaro che, tra il 1651 e il 1656 raffigurò la “Persecuzione dei certosini in Inghilterra”.

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Gli altri affreschi sono, invece, di Belisario Corenzio. L’interno è ad unica navata, le cappelle che ora sono a destra e sinistra, nel trecento erano le navate laterali. La chiesa è il massimo esempio di decorazioni marmoree.

Questa chiesa, per la quantità oltre che per la qualità di opere d’arte che contiene, la si può definire un museo nel museo. Del resto troviamo firme come: Battistello Caracciolo, Bellisario Corenzio, Cosimo Fanzago, Luca Giodano, Lanfranco, Guido Reni, Juseppe Ribera, Giuseppe Sammartino, Francesco Solimena, Massimo Stanzione e Andrea Vaccaro.

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